Comunicazione ENEA per caldaia: come funziona?

Comunicazione ENEA per caldaia: come funziona?

Fin dal 2018, la legge stabilisce che tutti gli interventi volti al risparmio energetico della propria abitazione devono essere trasmessi attraverso il sito dell’ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente). La comunicazione ENEA deve avvenire per qualsiasi miglioramento energetico, sia che si tratti di caldaie che per la sostituzione infissi, interventi coperti da incentivi fiscali previsti dall’Ecobonus o dal Superbonus.

Comunicazione ENEA per caldaia: a cosa serve?

Tale comunicazione è obbligatoria nel caso in cui si vogliano richiedere incentivi fiscali per l’efficientamento energetico. Il DM 6.08.2020 stabilisce che la documentazione dei lavori di ristrutturazione compatibili con l’Ecobonus ed il Superbonus deve essere trasmessa per via telematica all’ENEA attraverso apposito portale. L’installazione di una caldaia a condensazione o a pompa di calore rientra in questa casistica, ma non sono gli unici casi in cui la comunicazione ENEA è obbligatoria.

Ecco le altre situazioni in cui vale l’obbligo:

  • installazione di sistemi di termoregolazione, come ad esempio i cronotermostati;
  • installazione di pannelli solari;
  • installazione di impianti a biomassa o sistemi ibridi;
  • installazione di un cappotto termico o di sistemi di isolamento per pareti, tetti, pavimenti e solai;
  • acquisto di elettrodomestici di classe energetica almeno A+.

Quali sono le scadenze della Comunicazione ENEA per caldaie?

La Comunicazione ENEA può essere presentata sia da privati che dall’impresa che si occupa di eseguire i lavori entro un termine massimo di 90 giorni dalla fine dei lavori. Come sottolinea l’Agenzia delle Entrate, una tardiva o mancata comunicazione, seppur obbligatoria, non comporta la perdita del beneficio fiscale.

Per ottenere l’incentivo basta pagare una sanzione di 258 euro e rinviare la comunicazione alla presentazione della  dichiarazione dei redditi per cui la spesa viene portata in detrazione. In caso di errori, è possibile provvedere alla rettifica dopo l’invio.

Gli errori correggibili, ad esempio, possono riguardare:

  • dati anagrafici del beneficiario della detrazione;
  • dati identificativi dell’immobile oggetto di intervento;
  • importi di spesa indicati in misura non corrispondente a quella effettiva.

Gli errori devono essere corretti entro i termini della presentazione della dichiarazione dei redditi con cui si intendono portare in detrazione le suddette spese.

Documenti da inserire nella Comunicazione ENEA

I documenti da far pervenire all’ENEA sono i seguenti:

  • documento d’identità e codice fiscale del beneficiario dell’incentivo che ha effettuato il bonifico;
  • fatture di acquisto ed installazione;
  • visura e planimetria catastale dell’immobile oggetto degli interventi;
  • asseverazione di un tecnico abilitato che dimostri la sussistenza dei requisiti necessari per accedere al bonus;
  • documenti relativi all’oggetto della detrazione, ovvero la potenza ed il rendimento sia dell’apparecchio di partenza che di quello nuovo, ma anche la sua destinazione d’uso (se la caldaia verrà usata solo per il riscaldamento o anche per l’acqua calda sanitaria).

La pratica dovrà essere firmata, scansionata e caricata nell’apposita sezione “documenti” del portale. Successivamente, il sistema provvederà ad inviare al richiedente un’email contenente il CPID, ovvero il Codice Alfanumerico identificativo di quella pratica. Tutti i documenti devono essere sempre conservati per poter soddisfare eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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